VITA DA AFIDI
Alcuni afidi che vivono su piante brucate da mammiferi hanno evoluto una strategia difensiva basata sul lasciarsi cadere a terra allo scuotimento delle foglie od anche solo al sentire il fiato caldo dell’erbivoro in avvicinamento. Buttarsi al suolo è meglio che farsi ingerire ma non privo di rischi e mentre gli adulti hanno capacità di risalire la pianta in poco tempo non è lo stesso per i giovani afidi più piccoli e deboli, questi hanno però imparato a farsi trasportare dagli adulti montandogli sopra il che a sua volta danneggia l’afide adulto ostacolandone l’agilità. E’ una lotta per non restare a lungo al suolo dove altri predatori sono in agguato: i giovani saltano sugli adulti per riuscire a tornare sulla pianta, gli adulti tentano di scacciarli perché appesantiti hanno meno chance di salvarsi, una forma di foresìa intraspecifica competitiva nella quale due ricercatori israeliani studiando l’Acyrtosiphon pisum hanno provato a vedere se ci fosse una differenza di comportamento a favore dei figli. No, le mamme afide non distinguono i propri figli e li scacciano al proprio destino come gli altri: ognuno pensi a se stesso, si salvi chi può.

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