Lo sviluppo normale delle piante e dei microrganismi richiede la disponibilità di piccole quantità, in tracce di alcuni elementi minerali, quali Fe, Cu, Zn, B, Mn, Mo, Va e Co, essenziali per le piante e ad eccezione del boro, per i microrganismi.

Le esigenze di questi elementi sono molto piccole, specie in rapporto a quelle dei macroelementi nutritivi, tuttavia la carenza di uno di essi, accompagnata da sintomi più o meno gravi, compromette lo sviluppo e la resa delle piante coltivate, in quanto gli elementi micronutritivi o in tracce hanno generalmente la funzione di co-fattori nelle reazioni enzimatiche e la loro mancanza influenza il decorso dei processi metabolici con profonde perturbazioni.

Nei terreni fertili le piante trovano adeguate disponibilità di elementi micronutritivi e ciò vale anche per la nutrizione degli animali che utilizzano le piante foraggere. D’altra parte le quantità esuberanti di elementi micronutritivi, che si rendono disponibili in certe condizioni pedologiche, possono provocare fenomeni di tossicità.

I processi microbiologici intervengono sia contribuendo a provocare fenomeni di fissazione, sia determinando processi di solubilizzazione.
I Microrganismi possono intervenire sia determinando la precipitazione di composti solubili di rame con la formazione di H2S (Clostridium, Proteus) oppure solubilizzando ioni di rame per ossidazione dei solfuri (Thiobacillus, Ferrobacillus).

Inoltre sostanze chelanti e composti umici, prodotti dall’attività microbica, possono combinarsi con ioni metallici ed intervenire nell’assimibilita’ dei microelementi da parte della pianta.

Dott. Domenico Prisa

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